L’operatore penitenziario e i detenuti stranieri: un’indagine esplorativa
Il ricorso massiccio all’incarcerazione è un tratto caratteristico tipico sorto da fenomeni sociali, culturali e criminologici, verificatisi di recente in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Secondo Garland, noto criminologo anglosassone, “anche altri paesi avanzati che alla fine del XX secolo hanno sperimentato i cambiamenti sociali, economici e culturali della tarda modernità lottano con problemi simili”. Ciò sembra trovare conferma nei dati citati da Angela Davis: negli Stati Uniti dalla fine degli anni ’60 in soli tre decenni la popolazione carceraria è decuplicata. In particolare, in uno studio pubblicato dal Bureau of Justice statistics (2002), “gli afroamericani nel loro insieme rappresentano la maggioranza dei prigionieri statali e federali, con un totale di 803.400 detenuti neri, 118.600 in più del totale dei detenuti bianchi”, ovvero il cosiddetto “processo di sostituzione dei detenuti bianchi con quelli stranieri”. […]